Impossibile descrivere questo Champagne senza parlare degli episodi climatici estremi che hanno marcato la storia di quest’annata: un inverno molto freddo e delle notti glaciali hanno fatto da preludio ad una primavera piovosa nella quale non sono mancate brutali grandinate. Colmo dei colmi un’estate calda, che ha condotto le piante ad uno stress idrico, suggellando la 2012 come un’annata di contrasti. Questo Assemblage deriva dalla spremitura di otto grandi terroir di Pinot Nero (60%), che prevale, e una percentuale minoritaria di Chardonnay(40%). Otto sono gli anni di affinamento, con ulteriori dodici mesi di riposo in bottiglia, per cercare di portare nel calice la massima espressione del carattere, che qui si traduce con sapidità, verticalità e densità di gusto. Il carattere profondo ed introspettivo si evince già dall’etichetta, realizzata dal pittore Claude Viallat.
Colore giallo paglierino brillante con venature oro-verdi, ha un naso ricco, potente e concentrato dal quale emergono prima i fiori, bianchi e gialli, poi toni fruttati di ciliegia e albicocca, fico secco e un ricordo di nocciole, il tutto abbracciato da refoli salmastri. Assaggio concentrato, ricco e denso, quasi masticabile nel corpo, sembra essere perfino tannico. Fresco, sapido ma morbido, presenta tutti contrasti dell’annata di riferimento, mostrando un equilibrio semplicemente unico ed impagabile.
Con una zuppa di crostacei, un sautè ai frutti di mare ma anche con fettuccine alla boscaiola, è un vino dalle infinite capacità di abbinamento.
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