Un distillato (o acquavite) è un prodotto alcoolico derivante dalla distillazione di un fermentato, generalmente di origine vegetale.
Le materie prime per la produzione di distillati sono il vino (da cui si ottiene il cognac e il brandy), le vinacce (buccia dell'uva, da cui si ottiene la grappa), il sidro (da cui si ottengono: calvados, prunelle e kirsch), la melassa della canna da zucchero (da cui si ottiene il rum) e il mosto fermentato di alimenti ricchi d'amido (da cui si ottengono il whisky e la vodka).
La tecnica era già nota ai babilonesi ed agli antichi egizi che distillavano il vino ed il sidro. Essa fu abbandonata dai greci e dai romani e cadde nell'oblio. La diffusione dei distillati in occidente si riebbe intorno al X secolo grazie alla Scuola medica salernitana che riprese le tecniche utilizzate dagli arabi.
I precursori del rum risalgono all'antichità. Si ritiene che lo sviluppo di bevande fermentate prodotte dal succo di canna da zucchero sia iniziato nell'antica India o in Cina e da lì si sia diffuso. Un esempio di questi antenati è il "brum". Prodotto dai malesi, il brum risale a migliaia di anni fa. In un documento del XIV secolo Marco Polo parla di un "ottimo vino di zucchero" che gli venne offerto nell'attuale Iran.
Quando e come gli abitanti delle Highlands ("altopiani") riuscirono a produrre per la prima volta il whisky non è documentato. È noto che il whisky viene distillato in Scozia da secoli e molteplici sono le ipotesi sulle sue origini; una delle ipotesi è che esso fu introdotto nel paese da monaci missionari di ritorno dall'Irlanda. Si racconta infatti che quando nel 1172 Enrico II d'Inghilterra invase l'Irlanda, trovò che già vi si praticava la distillazione di spirito da cereali. È quindi probabile che l'arte della distillazione sia stata introdotta dall'Irlanda in Scozia nell'Alto Medioevo.
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Dal 1870 Attilio DALLA VECCHIA distilla...
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