È il vino con cui la Belisario ha vissuto le emozioni più grandi. È stato il primo verdicchio nella tipologia “Riserva”. Prodotto dal 1988 solo con uve Verdicchio vinificate con il metodo della criomacerazione. Matura in acciaio e parte in barili di legno di rovere tostato per almeno un anno e si affina un altro anno in bottiglia. La complessità della produzione è la complessità del suo patrimonio organolettico: colline marchigiane, sole mediterraneo, aromi floreali, vaniglia, grande struttura, sapido, suadente, armonico. Da consumare con piatti di pesce molto elaborati, carni bianche, formaggi semistagionati, primi piatti forti a temperature intorno ai 15°C..
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